UNIONE NAZIONALE UFFICIALI
IN CONGEDO D'ITALIA
Sezione di BRESSANONE
 

Comunicato stampa domenica, 30 gennaio 2005

COMMEMORATA LA BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA A BRESSANONE

TOCCANTE RITO CON RIEVOCAZIONE DEL GLORIOSO FATTO D’ARME
   In occasione del 62° anniversario della battaglia di Nikolajewka ( fronte del Don 26 gennaio 1943), tutte le associazioni combattentistiche e d’arma di Bressanone, coordinate dal Col Vittorio Pacati, presidente della locale sezione UNUCI, hanno organizzato una manifestazione in onore e in suffragio dei Caduti con una cerimonia religiosa e una breve rievocazione dell’evento.
   Il giorno 29 gennaio 2005, nella chiesa parrocchiale di Bressanone, alla presenza delle Bandiere di rappresentanza dei sodalizi organizzatori, il Decano di Bressanone Mons. Leo Munter, don Ivo Costanzi e il diacono, socio UNUCI Col. Luciano Lorenzi hanno concelebrato la S. Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre con particolare riferimento ai Caduti nella battaglia di Nikolajewka. Il rito, solennizzato in modo ammirevole dal coro Samuel, ha registrato momenti toccanti anche per i numerosi riferimenti alla battaglia dove, tra l’altro, era presente il cappellano della Divisione Alpina Tridentina , il venerabile don Carlo Gnocchi.
   Nell’omelia don Ivo ha parlato del suo libro "Cristo tra gli Alpini" e ha tra l’altro citato una frase del cappellano: "Dio fu con gli Alpini, ma gli Alpini furono degni di Dio".
   Al termine della Messa, il Magg. Gen. Natalino Vivaldi, già comandante della Brigata Tridentina, ha commemorato l’evento con breve commosso intervento.Tra l’altro ha ricordato che i reparti della Divisione Alpina Tridentina con ripetuti eroici e sanguinosi attacchi, protrattisi per tutta la giornata contro forze di gran lunga superiori di numero e di armamento, occuparono il villaggio di Nikolajewka, consentendo così a una colonna di 30-40 mila militari non solo italiani in ritirata, di mettersi in salvo definitivamente dall’accerchiamento nemico e da sicura morte per assideramento.
Ha sottolineato una riflessione del cappellano don Carlo Caneva che, al rientro dalla prigionia di fronte alle richieste dei famigliari dei Caduti, non potendo dare notizie positive, in certo modo si sentiva colpevole di essere ritornato vivo. Erano presenti il Vicesindaco di Bressanone p.i. Dario Stablum, anche in rappresentanza del Sindaco, il Gen. CA Giovanni Delfino, il giudice Renzo Pacher, alcuni Assessori e Consiglieri, il Comandante della compagnia Carabinieri e della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, i presidenti e numerosi Soci delle Sezioni: C.R.I – Sez. Femminile, Ufficiali in congedo, Sottufficiali, ex Combattenti, ex Internati, Polizia e Alpini, e un folto pubblico.
   La preghiera dell’Alpino è stata recitata dal Socio UNUCI e presidente dell’ANEI; Enrico Bracchi, figlio del pluridecorato Gen. Enrico Bracchi che, nella battaglia di Nikolajewka, comandò eroicamente il battaglione Vestone riportando una ferita e meritando tre medaglie d’argento al V.M. Al termine della cerimonia, l’Amministrazione Comunale di Bressanone ha offerto un rinfresco alle autorità e invitati.
Col. Vittorio Pacati
durante la S. Messa  allocuzione del Magg. Gen. Natalino Vivaldi Enrico Bracchi legge la Preghiera dell'Alpino le Bandiere delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma
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