La Fortezza di Francesco 1° |
Le ragioni storiche della Fortezza risalgono al 1815, anno in cui, con il Congresso di Vienna, si pose termine ad uno dei periodi più travagliati della storia europea. In particolare, nel settore del Tirolo, gli ammaestramenti di natura tattico-strategica, scaturiti dalla resistenza opposta dai combattenti tirolesi di Andreas Hofer e di Peter Mayr nella stretta di Mezzaselva, più precisamente, Le Cave, avevano messo in evidenza la validità di una forte organizzazione difensiva più a valle; c'era inoltre chi temeva che le reazioni delle popolazioni italiane, ingiustamente divise e frazionate dal Congresso di Vienna del 1815, potessero sfociare in un'invasione da parte delle truppe risorgimentali italiane. Questi furono i motivi principali che determinarono la decisione dell'Imperatore Francesco 1° e dettero l'avvio al cosiddetto Progetto di fortificazione di Aica (Projekt zur Befestigung bei Aicha), più tardi divenuto famoso sotto il nome di Fortezza (Franzensfeste). La costruzione, interamente in granito, iniziata nel 1833, su Progetto del generale del genio Franz von Scholl, si protrasse fino al 1838, anno in cui venne inaugurata da parte dell'imperatore Ferdinando II. La fortezza si articola in tre corpi separati: il Forte Principale a fondovalle, il Forte Medio, in una posizione sopraelevata a sud e il forte alto, detto anche Cittadella, posto a 80 metri su un dosso naturale della montagna, in posizione altamente dominante. Questa è collegata al forte principale da una comoda scalinata di 452 gradini, scavata nella montagna entro una galleria sotterranea. |
Il forte dispone di una serie di casermette affiancate e sovrapposte, un tempo presidiate da 1200 militari, che potevano disporre di ben 130 Bocche da Fuoco.
Il 10 novembre 1918, fu occupata dalle truppe italiane che la adibirono a magazzino. In seguito ai noti avvenimenti succedutisi in Italia dopo 1'8 settembre 1943, le autorità naziste disposero l'accantonamento nel Forte, prima del trasferimento in Germania, di ben 25 tonnellate d’oro, costituente la riserva di cui disponeva la Banca d'Italia nella zona controllata dall'esercito tedesco. Con il ristabilimento della pace, il forte fu adibito a deposito militare e, a motivo di tale funzione, ne era vietato l'accesso agli estranei. Dal 2003, dismesso il deposito munizioni, tutto il complesso fortificato è stato ceduto al Comune di Fortezza, che si riserva di progettarne il riutilizzo per scopi divesrsi a quelli istituzionali. La Chiesetta Neogotica che sorge isolata a destra del piazzale interno, venne consacrata il 22 ottobre 1845. Nel 1981 le Autorità militari intrapresero l'opera di restauro ripristinandone l’originario splendore. NOTA Laddove non indicato diversamente, le fotografie sono state realizzate dal Gen. Giorgio Rigon nel 1988, in occasione dei 150 anni dalla costruzione della Fortezza. |